Cosa portare al HUMAT: regole e consigli pratici
Scopri cosa serve per il HUMAT 2025: documenti, oggetti consentiti, regole d’aula e consigli per affrontare la prova con calma e organizzazione.
Oggi ci si prepara insieme a capire cosa serve davvero per affrontare il HUMAT, l’Humanitas University Admission Test per Medicina e Chirurgia. In tanti si chiedono quali documenti portare, quali oggetti sono ammessi, come organizzarsi il giorno del test e persino come gestire la tensione durante la prova. In questo articolo vediamo tutto, passo dopo passo, basandoci solo sulle regole ufficiali pubblicate da Humanitas University nel bando di ammissione disponibile sul sito ufficiale di Humanitas University.
Documenti obbligatori
Il HUMAT si svolge online da casa ma la verifica dell’identità è un passaggio fondamentale. Bisogna avere un documento di riconoscimento valido con foto, come la carta d’identità, il passaporto o la patente. La piattaforma di proctoring (cioè di sorveglianza online) chiederà di mostrarlo in webcam circa un’ora prima dell’inizio della prova.
Durante questa fase il sistema controlla che i dati coincidano con quelli inseriti in fase di iscrizione e che il candidato sia da solo nella stanza. È quindi importante che il documento sia in buone condizioni e che i dati siano leggibili.
In più, per chi partecipa alla prova 2025, serve avere a disposizione la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione e l’e-mail di convocazione ricevuta dopo il completamento del “system check”, il controllo tecnico obbligatorio che garantisce che il computer e la connessione siano compatibili con la piattaforma.
Dopo la prova, chi risulterà ammesso dovrà caricare anche un’autocertificazione del titolo di studio, una foto e altri documenti richiesti nel portale ufficiale MyPORTAL, ma per il giorno dell’esame basta essere pronti con documento e credenziali.
Oggetti consentiti e oggetti vietati
Durante il HUMAT le regole sono molto chiare. Non si può avere nulla sulla scrivania tranne ciò che è esplicitamente permesso. L’elenco degli oggetti consentiti è molto breve:
- Fogli bianchi e una penna per svolgere calcoli o prendere appunti rapidi.
- Il computer con webcam e microfono funzionanti.
- Lo smartphone o il tablet, che serve solo per il controllo tramite l’app di proctoring, non per consultare appunti o cercare informazioni.
Tutto il resto è vietato: calcolatrici, smartwatch, cuffie, libri, appunti, dispositivi elettronici, fogli scritti o stampati. Anche parlare con altre persone, alzarsi o uscire dalla stanza durante la prova non è consentito.
Il sistema di controllo è molto rigido e registra video e audio per tutta la durata del test. Se la stanza non è silenziosa, se ci sono altre persone o se la webcam non mostra chiaramente il candidato, la prova può essere annullata. È quindi fondamentale preparare la postazione con attenzione il giorno prima, facendo una prova completa.
Come organizzare la postazione: la checklist essenziale
Non serve uno zaino, ma serve una postazione perfetta. Il giorno del test bisogna avere tutto pronto, come se fosse un esame in presenza.
Serve un computer affidabile con connessione stabile (meglio via cavo), una webcam funzionante, un microfono chiaro e un piano di appoggio pulito e ben illuminato. Sulla scrivania vanno tenuti solo il documento d’identità, i fogli bianchi, una penna, il telefono con l’app di sorveglianza attiva e il cavo di alimentazione.
È importante completare il system check almeno due giorni prima della prova per evitare problemi tecnici all’ultimo momento. Dopo il superamento di questo controllo si riceve via e-mail il link personale per accedere alla sessione di test.
Tenere tutto ordinato aiuta anche a mantenere la calma. Una postazione pulita e silenziosa riduce la distrazione e permette di concentrarsi davvero solo sul contenuto del test.
Arrivo in sede virtuale: cosa succede prima della prova
Il giorno dell’esame bisogna collegarsi un’ora prima dell’orario ufficiale di inizio, che per le sessioni HUMAT 2025 è fissato alle 14:30 CET. Quell’ora serve a completare il controllo dell’identità, l’ispezione della stanza e la verifica tecnica di audio e video.
Solo dopo aver superato questa fase si accede alla piattaforma del test. Il tempo inizia a scorrere appena si avvia la prova: 120 minuti in totale, divisi in due parti da 60 minuti ciascuna, una di Scientific Thinking e una di Academic Literacy.
Non si può tornare alla prima parte una volta conclusa e non è prevista alcuna pausa. Se la connessione dovesse cadere, la piattaforma tenta il recupero automatico; se il problema persiste, è possibile richiedere un recupero ufficiale con data e orario stabiliti dall’università.
Essere puntuali e preparati tecnicamente è fondamentale: chi non completa l’identificazione in tempo non può accedere alla prova.
Gestione del tempo e dell’ansia
Il HUMAT è una prova lunga e richiede concentrazione costante. Per questo la gestione del tempo è quasi una competenza a parte.
Conviene abituarsi a simulare il test completo, cioè due ore senza interruzioni, per imparare a mantenere l’attenzione. Nella sezione di Scientific Thinking è utile cominciare con i quesiti più diretti, così da assicurarsi punti sicuri e arrivare ai più complessi con calma. Nella parte di Academic Literacy serve invece leggere con metodo: prima una lettura generale del testo per capire il contesto, poi un secondo passaggio per rispondere alle domande con precisione.
L’ansia è normale ma va gestita con routine semplici: respirare profondamente, avere la postazione pronta con anticipo e fare una simulazione completa il giorno precedente. Durante il test, ricordarsi di alzare lo sguardo dallo schermo ogni tanto e tenere sempre d’occhio il timer, senza farsi prendere dal panico.
Allenarsi prima con simulazioni cronometrate e correzione immediata è la strategia più efficace per affrontare il giorno dell’esame senza sorprese.
Errori da evitare
Gli errori più frequenti non riguardano il contenuto del test ma l’organizzazione. Il primo è saltare il system check: senza questo controllo non si riceve il link per partecipare.
Il secondo è collegarsi tardi. Molti sottovalutano l’identificazione e arrivano all’ultimo minuto: il risultato è che non riescono a completare i controlli e non vengono ammessi alla prova.
Anche avere la scrivania disordinata o tenere il telefono attivo per altri scopi è un errore grave, così come non controllare l’illuminazione o la stabilità della connessione.
Un altro errore comune è non leggere il bando ufficiale: dentro ci sono tutte le scadenze e le istruzioni tecniche, comprese quelle per eventuali sessioni di recupero. Bisogna sempre verificare date, procedure e scadenze aggiornate.
Prepararsi con metodo: come farlo senza stress
Il HUMAT richiede logica, analisi e velocità, non solo memoria. Per questo allenarsi con simulazioni realistiche e analisi degli errori è il modo più efficace per migliorare.
TestBuddy nasce proprio con questo obiettivo: offrire un’app completa e intelligente dove si possono fare simulazioni del HUMAT, esercizi per argomento, analizzare i propri risultati e ricevere suggerimenti personalizzati dall’intelligenza artificiale.
Studiare così permette di capire dove si sbaglia, costruire un piano di studio su misura e affrontare il test senza ansia. È il metodo che aiuta davvero a trasformare la preparazione in un percorso guidato, chiaro e motivante.
Fonti ufficiali
Tutte le informazioni di questo articolo derivano dai documenti ufficiali pubblicati da Humanitas University, in particolare dal bando di ammissione 2025 per Medicine and Surgery e dalle sezioni collegate del sito dedicate a iscrizione, requisiti, scadenze e linee guida tecniche per la prova online.
